Finalmente sono
stata a Kew Gardens!
Erano sulla lista
da un anno e mezzo e sono riuscita a depennarli solo lo scorso weekend.
I Royal BotanicGardens sono degli enormi giardini botanici in South-West London, nei pressi di
Richmond. Nati nel 1759 come giardino esotico privato di Lord Capel di
Tewkesbury, sono stati ampliati nel corso dei decenni da re, regine e compagnia
bella, fino a raggiungere lo status di orto botanico nazionale. Nel 2003 sono
stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Non si tratta di
due o tre fiorellini qua e là, ma di un parco gigantesco in cui si trovano tre
serre principali (la più grande ha una superficie totale di quasi 5mila metri
quadri, per intenderci), alcune serre più piccole, una pagoda, musei, gallerie,
cottages, statue, laghetti...e un totale di più di 40mila varietà di piante!
Ora, io non sono
certo quella dal pollice verde...cioè cosa che andavamo in giro e io non riconoscevo
manco le rose dai tulipani, ma insomma...la visita merita davvero!
Quando poi credi
che andando a visitare un giardino botanico riuscirai a scampare alla maledizione
delle impalcature...trovi la serra principale chiusa per ristrutturazione. Me
pare giusto.
Kew Gardens
vivamente consigliata dunque! Non la metterei in top ten tra le cose da
visitare nel vostro primo tour londinese, ma se passaste da Londra per una
seconda o terza visita potreste senz’altro farci un pensierino.
Essendo già in
zona, terminata la visita ai giardini botanici ci siamo dirette a Richmond Park, di cui vi avevo già parlato qui e qui.
Il parco di Richmond è
completamente diverso dai parchi super-curatissimi di central London, che hanno
aiuole perfette in ogni periodo dell’anno. Richmond è molto più selvaggio e
mica per niente ci si trova una wild life niente male.
Questa volta sono
stata fortunatissima: dopo aver intravisto un paio di cerbiatti sul ciglio
della strada e un altro gruppettino nascosto tra l’erba un po’ più alta, ci
siamo imbattute in un mega branco di almeno una sessantina di cervi, che
passeggiavano indisturbati tra i turisti che scattavano foto a raffica.
I love Bambies J
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