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Visualizzazione dei post da agosto, 2014

Camino de Santiago. Prima tappa: Sarria

Ore 22:20 di venerdì 1 agosto. Mentre gli inglesi sono chiusi in un pub ormai sbronzi da ore, sotto l’effetto della 15esima birra della giornata, io mi metto il mio zainetto in spalla e mi avvio all’aeroporto. E che, volevamo mica fare una partenza easy il sabato mattina dopo una bella dormita riposante e magari anche una doccia?! No. Si inizia con una bella notte in aeroporto, su quelle panchine tanto comode e un freddo polare, rannicchiata stile homeless con 3 magliette, il pile e gli asciugamani come coperte, in attesa del volo per Santiago delle 6.30. La notte sembra non passare mai quando ‘dormi’ in aeroporto.  Dopo un cappuccino double coffee e un almond croissant per cercare di riprendersi, corro per essere la prima ad imbarcarmi. Perchè ovviamente a Gatwick hanno deciso giusto il giorno prima di fare casino con i bagagli e di non farne arrivare a destinazione un buon 80%. Volevo evitare la spiacevole esperienza di dover imbarcare lo zaino con tutto il necessario per la vaca

The British Museum

Lunedì per festeggiare la Summer Bank Holiday  il signor Meteo ci ha regalato una bella giornatina di pioggia ininterrotta, perchè effettivamente i 7 gradi con cui esco al mattino non davano bene l’idea di british summer , qualche secchiata d’acqua ci ha subito ricordato che Hey, we live in London! Così, incitata dal tempo, ho deciso di riprendere con i miei tour culturali. Avevo un po’ sempre snobbato il British Museum , sono a Londra da quasi dieci mesi e ancora non ci avevo messo piede, ma lunedì mi sentivo ispirata. Ecco devo ammettere che non è stato proprio un lampo di genio andare a visitare uno dei principali musei della città in un giorno di festa nazionale in cui pioveva a dirotto: a quanto pare la pioggia trasmette a molti il bisogno improvviso di farsi una cultura e praticamente il 90% della popolazione londinese stava al British. Scoraggiata dalla coda per le audio-guide, ho optato per un bel libretto intitolato “Visitor’s Guide – 15 self guided to

Camino de Santiago – how it works

Siamo sopravvissute, che ci crediate o no.  E vi dirò di più: non è stato poi neanche tanto terribile. Sto cercando di sistemare foto, mappe, leaflet recuperati in giro per ricreare il percorso fatto e mettere per iscritto tutti i luoghi visitati, perchè come per tutti i viaggi fatti in vita mia anche il ricordo di questo svanirà in 3,2,1… la mia memoria da pesce rosso fa sì che io non ricordi niente di niente di quello che faccio, vedo, sento, dico; ecco perchè il blog, perchè gli appunti che prendo su fogli di carta svolazzanti finiscono sempre in qualche modo dispersi, forse così riesco a tenere traccia di quello che ho fatto e chissà mai che scrivendolo nero su bianco e allegandoci qualche foto io riesca anche ad imprimermelo in testa. Nutro dei seri dubbi, ma tentar non nuoce.  Mi ci vorrà ancora qualche giorno per mettere insieme il foto-racconto. Nel frattempo, volevo condividere un paio di info e alcune considerazioni personali post Cammino, perchè so che alcuni di voi mu